“Prendetevi cura del vostro corpo con
assidua fedeltà. L’anima non può vedere se non attraverso questi occhi, e se
essi sono sfocati, l’intero mondo è annebbiato
J. W. Goethe
Nell’articolo “Se tu ti ascoltassi” ho
parlato della preziosa risorsa che è l’ascolto di se stessi, e questo nasce
dall’ascolto del nostro corpo, che consente di sviluppare la sensitività, che è la capacità di discernere sensazioni e
percezioni fisiche ed emozionali. Ora approfondiamo l’argomento per capire
quale uso meraviglioso possiamo fare di questa nostra risorsa.
Secondo voi il mondo come lo conosciamo è
uguale per tutti? Di certo molte saranno le risposte affermative a questo
interrogativo, ma in verità non esiste un
mondo sperimentato in modo oggettivo e quindi uguale per tutti. Ognuno di
noi “elabora” gli stimoli che provengono dal mondo, e quindi anche le
esperienze, in maniera fortemente “soggettiva”, vale a dire “personale”, al
punto che si potrebbe dire che ciascuno
si crea “il proprio mondo” o, come alcuni dicono “la propria mappa del territorio”. Per tutti noi è
chiara l’enorme differenza tra un territorio e la mappa del territorio.
Quest’ultima, infatti, non è il territorio, ma una rappresentazione dello stesso.
Avendone una diversa rappresentazione, anche il nostro “vissuto”, ossia il modo di vivere/interpretare/dare un
senso al mondo è diverso da persona a persona. A chi non è mai capitato, ad
esempio, di ricordare in famiglia o tra amici un evento del passato e di notare
come persone diverse ricordano cose diverse o ne danno una lettura differente?
Talvolta sembra quasi di aver vissuto situazioni diverse, eppure state parlando
di un’esperienza condivisa con altri, che sono stati, come voi, testimoni e
interpreti dell’evento. Può trattarsi di una festa, di un litigio, di un
viaggio. A me, per esempio, capita quando parlo di vecchi ricordi con mia
sorella. E’ evidente che lo stesso episodio ha lasciato su di me e su di lei
una “traccia” soggettiva.
Potete imparare a fare buon uso di queste
differenze. In che modo? Imparando a distinguere tra ciò che la vostra anima vuole farvi notare e le cose che non
sono particolarmente utili. Ecco a cosa serve la sensitività consapevole. C’è
una forza dentro di voi (a cui si può dare il nome di Percettore interno,
Rivelatore, Guida interiore) che è il
potere dell’anima di dirigere la vostra attenzione perché notiate cose che vi
aiutano ad apprendere le lezioni della vita. Quindi affinate l’ascolto
e la sensitività per sentire, e ponetevi delle semplici domande-guida: perché
sto notando questa cosa o questa persona? Che uso devo fare di questa
percezione? L’attenzione durante la fila all’ufficio postale potrebbe, ad
esempio, andare su una persona che non sta bene, ma che sta mostrando quel
coraggio che avreste bisogno di applicare nella vostra vita.
Potete usare la sensitività
consapevole anche per scegliere persone,
luoghi, opportunità, risposte che vi danno una sensazione di profondo agio,
che “risuonano” armoniosamente con la vostra energia, che formano con voi una
bellissima sintonia.
Quando state per coinvolgervi con nuove
persone o esperienze potete porvi alcune “domande-guida”
come queste:
Questa
scelta si armonizza con me?
Nell’immaginare
una possibile interazione come mi sento? Mi sento meglio? Questa scelta mi
aiuta ad essere ancora più sensitivo o devo stare attento a non chiudermi?
Che
cosa potrei imparare lasciandomi coinvolgere?
Probabilmente vi troverete di fronte a
offerte tentatrici, che vi allettano per i facili guadagni o benefici, ma che
non si armonizzano con voi, creando intoppi e fallimenti. Potranno essere
basate sulla paura, sul desiderio di sicurezza che deriva dal restare nella
vostra cosiddetta “zona di comfort”
in cui tutto è già noto, una sorta di status-magma in cui nulla si muove e non
si rischia il noto per l’ignoto, anche a scapito della vostra auto espressione
e della vostra felicità.
Immaginate, invece, di emettere la
nota della vostra frequenza personale e di mandare questa vibrazione nel
campo che vi circonda. Poi osservate cosa succede, se cose o persone entrano in
risonanza con voi.
Potete usare la vostra sensitività anche
per sentire l’energia dei luoghi.
Provate in casa, in giardino, in ufficio, in montagna. Sentite l’energia insita
nel punto in cui siete, immaginate che entri in voi dal centro della terra alla
pianta dei piedi. Sulla base di ciò che un luogo suscita in voi, decidete se è
in risonanza con voi o meno.
Per sviluppare ulteriormente la vostra
sensitività consapevole è utile sapere che vi sono tre livelli nel
cervello:
Neocorteccia
Mesencefalo
Cervello
rettiliano
La
neocorteccia si compone dei due emisferi destro e sinistro. Il destro è
deputato all’intuito e alla creatività. Il sinistro governa il pensiero
analitico e il linguaggio.
Il
mesencefalo è il livello della percezione sensoriale (visto, udito, tatto..)
Il più
basso cervello rettiliano è orientato alla sopravvivenza e percepisce
attraverso reazioni istintive di attrazione-repulsione e di lotta-o-fuga.
Poiché i dati del corpo salgono lungo la spina dorsale, il cervello rettiliano
è il primo punto in cui le informazioni arrivano a consapevolezza. Poi nel
mesencefalo i sensi arricchiscono queste informazioni e le trasferiscono alla
parte superiore del cervello, la neocorteccia dove prendono significato e forma
verbale.
Per attivare una sensitività molto
sottile, è utile chiudere gli occhi e scendere al di sotto del senso della
vista, e rimanere fusi con il proprio
corpo. Provate ad ascoltare i suoni, dentro e fuori di voi, vicini e
lontani. Muovetevi al di sotto del suono verso la consapevolezza tattile.
Sentite tattilmente cosa c’è dentro e fuori di voi saggiando la temperatura e
le superfici. Potreste sentire differenze di temperature tra una parte e
un’altra del corpo, o che un tessuto è ruvido. Con gli occhi ancora chiusi
notate cosa cogliete con l’olfatto. Più
siete in una condizione di calma, più noterete gli odori sottili.
Sintonizzatevi su queste percezioni sottili e imparerete a raccogliere
informazioni su voi stessi e su ciò che vi circonda, sulla sintonia o risonanza
tra l’interno e l’esterno. Prima registrate un’impressione e la decifrate,
più consapevolmente sensitivo diventerete.
E così lasciate che sia la vostra sensitività a guidarvi come una bussola. Il
corpo non mente. Sperimentate.
“Non siamo oggetti, siamo
sconfinati e parti del tutto”
Attraverso il vostro corpo e la vostra sensitività consapevole potete avere una guida per sentire ciò che è meglio per voi. Ciò in quanto non solo voi, ma anche ciò che vi circonda emana vibrazioni e imparando a coglierle ricevete informazioni non verbali il cui senso va decifrato. Ci si può allenare cominciando a prendere coscienza delle cose che notate, che saranno diverse da persona a persona. Infatti sarete certamente più attratti da ciò che ritenete importante e interessante. Per esempio, se in voi predominano paure e preoccupazioni, sarete in allerta rispetto a ciò che minaccia il vostro benessere, il vostro patrimonio, il vostro lavoro. Se invece avete preso l’impegno di crescere ed evolvervi la vostra attenzione andrà verso ciò che vi consente di raggiungere questo obiettivo, per esempio leggete una frase che vi conduce alla comprensione o alla risoluzione di una questione, o trovate un corso su un argomento che per voi è importante.
Poi potreste portare
l’attenzione su cosa sta raccogliendo il vostro corpo durante la giornata in
termini di sensazioni o su quali informazioni state basando le vostre scelte:
perché avete imboccato una strada piuttosto che un’altra? Perché siete stati
scortesi con una persona senza motivo?
Quando il corpo
raccoglie informazioni non verbali dall’ambiente sotto forma di vibrazioni,
queste si intensificheranno se non le
riconoscerete consapevolmente e se non agirete sulla base di esse. Potrà
capitare che a volte sarete poco sensitivi, per motivi che possono essere
diversi, per esempio perché siete troppo spesso sulla parte sinistra del
cervello o perché la vostra attenzione è fuori dal corpo. Ma se l’informazione è importante non smetterà
di “premere” finché il messaggio non vi sia giunto. Facciamo un esempio per
capirci. Vi sentite tesi sul lavoro e arrivati a casa siete di malumore.
Potreste aver ignorato i segnali di preavviso che vi stavano dicendo che il
sovraccarico di lavoro non vi faceva bene o che rimanere troppo a lungo in
ambienti chiusi ed esposti alla luce artificiale è nocivo per la salute. Dato che non avete raccolto subito il
messaggio e non avete fatto nulla per alleviare i principi di sofferenza del
vostro corpo, la pressione è andata aumentando esplodendo in un forte mal di
testa o in un bruciore di stomaco. Se non date la dovuta attenzione ai primi
flebili segnali di contrazione, l’informazione si fa più insistente e la sofferenza
si fa sentire sempre più forte, affinché non possiate ignorarla. Così ciò che
dapprima era solo tensione, si trasforma in dolore acuto, poi in dolore
cronico, poi in malattia e poi in paralisi. La vostra anima vi vuole troppo bene per non mandarvi i segnali che vi
occorrono, ma dovete stare in ascolto, usare la sensitività consapevole,
che può risparmiarvi una gran quantità di dolore e preoccupazione.
La sensitività è
stimolata dalla fiducia e dalle convalide. Per cui migliorerete le
vostre doti di sensitività consapevole se
deciderete di fidarvi delle sottili informazioni che arrivano per mezzo
delle vibrazioni, di notare gli indizi che indicano che c’è un messaggio che
aspetta di essere comunicato, di decifrare messaggi non verbali, di usare le
informazioni per diventare persone migliori. Il tutto è rafforzato se userete
un sistema di convalida, per raccogliere conferme. Ricordate sempre di
ringraziare ad altra voce il vostro corpo quando vi dà un messaggio mediante la
sensitività, anche con delle carezze, perché adora gli stimoli sensoriali.
E ora esercitatevi, sta
a voi usare le vostre risorse. Siete altamente sensibili alla verità e alla falsità, alla sicurezza e al pericolo.
Il vostro corpo reagisce con un si e con un no, vale a dire con sensazioni di
espansione o di contrazione, di movimento o di blocco. Quando una scelta o un’azione sono sicure e adatte a voi, sentite
l’energia espandersi. Potreste avvertire l’energia crescere, potreste
diventare attivi, infervorarvi per un’idea, colmarvi di entusiasmo e di
euforia. Questi sono i segnali “si”
e si possono avvertire in diversi punti del corpo. C’è chi prova calore, chi
sente l’energia in pancia, chi sente il sangue che affluisce in viso o si può
sentire l’energia salire dalla colonna vertebrale provocando brividi e pelle
d’oca. Quando invece una scelta o
un’azione sono poco sicure, inadatte a voi, false, avvertite un segnale “no”.
Potreste sentire ansia, l’energia che cala, si oscura. Potreste sentire freddo
o sentire un tuffo alla bocca dello stomaco, una sensazione di peso, di
repulsione, di blocco. Potreste impallidire, sentire dolore, mal di stomaco,
nausea, dolore al collo, tensione al petto, mal di testa.
Quindi buon allenamento
e buon ascolto.
(cit. P. Peirce)
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