venerdì 14 agosto 2020

Il nostro corpo come un barometro

 


“Prendetevi cura del vostro corpo con assidua fedeltà. L’anima non può vedere se non attraverso questi occhi, e se essi sono sfocati, l’intero mondo è annebbiato

J. W. Goethe


 

Nell’articolo “Se tu ti ascoltassi” ho parlato della preziosa risorsa che è l’ascolto di se stessi, e questo nasce dall’ascolto del nostro corpo, che consente di sviluppare la sensitività, che è la capacità di discernere sensazioni e percezioni fisiche ed emozionali. Ora approfondiamo l’argomento per capire quale uso meraviglioso possiamo fare di questa nostra risorsa.

Secondo voi il mondo come lo conosciamo è uguale per tutti? Di certo molte saranno le risposte affermative a questo interrogativo, ma in verità non esiste un mondo sperimentato in modo oggettivo e quindi uguale per tutti. Ognuno di noi “elabora” gli stimoli che provengono dal mondo, e quindi anche le esperienze, in maniera fortemente “soggettiva”, vale a dire “personale”, al punto che si potrebbe dire che ciascuno si crea “il proprio mondo” o, come alcuni dicono “la propria mappa del territorio”. Per tutti noi è chiara l’enorme differenza tra un territorio e la mappa del territorio. Quest’ultima, infatti, non è il territorio, ma una rappresentazione dello stesso. Avendone una diversa rappresentazione, anche il nostro “vissuto”, ossia il modo di vivere/interpretare/dare un senso al mondo è diverso da persona a persona. A chi non è mai capitato, ad esempio, di ricordare in famiglia o tra amici un evento del passato e di notare come persone diverse ricordano cose diverse o ne danno una lettura differente? Talvolta sembra quasi di aver vissuto situazioni diverse, eppure state parlando di un’esperienza condivisa con altri, che sono stati, come voi, testimoni e interpreti dell’evento. Può trattarsi di una festa, di un litigio, di un viaggio. A me, per esempio, capita quando parlo di vecchi ricordi con mia sorella. E’ evidente che lo stesso episodio ha lasciato su di me e su di lei una “traccia” soggettiva.

Potete imparare a fare buon uso di queste differenze. In che modo? Imparando a distinguere tra ciò che la vostra anima vuole farvi notare e le cose che non sono particolarmente utili. Ecco a cosa serve la sensitività consapevole. C’è una forza dentro di voi (a cui si può dare il nome di Percettore interno, Rivelatore, Guida interiore) che è il potere dell’anima di dirigere la vostra attenzione perché notiate cose che vi aiutano ad apprendere le lezioni della vita. Quindi affinate l’ascolto e la sensitività per sentire, e ponetevi delle semplici domande-guida: perché sto notando questa cosa o questa persona? Che uso devo fare di questa percezione? L’attenzione durante la fila all’ufficio postale potrebbe, ad esempio, andare su una persona che non sta bene, ma che sta mostrando quel coraggio che avreste bisogno di applicare nella vostra vita.

Potete usare la sensitività consapevole anche per scegliere persone, luoghi, opportunità, risposte che vi danno una sensazione di profondo agio, che “risuonano” armoniosamente con la vostra energia, che formano con voi una bellissima sintonia.

Quando state per coinvolgervi con nuove persone o esperienze potete porvi alcune “domande-guida” come queste:

Questa scelta si armonizza con me?

Nell’immaginare una possibile interazione come mi sento? Mi sento meglio? Questa scelta mi aiuta ad essere ancora più sensitivo o devo stare attento a non chiudermi?

Che cosa potrei imparare lasciandomi coinvolgere?

Probabilmente vi troverete di fronte a offerte tentatrici, che vi allettano per i facili guadagni o benefici, ma che non si armonizzano con voi, creando intoppi e fallimenti. Potranno essere basate sulla paura, sul desiderio di sicurezza che deriva dal restare nella vostra cosiddetta “zona di comfort” in cui tutto è già noto, una sorta di status-magma in cui nulla si muove e non si rischia il noto per l’ignoto, anche a scapito della vostra auto espressione e della vostra felicità.

Immaginate, invece, di emettere la nota della vostra frequenza personale e di mandare questa vibrazione nel campo che vi circonda. Poi osservate cosa succede, se cose o persone entrano in risonanza con voi.

Potete usare la vostra sensitività anche per sentire l’energia dei luoghi. Provate in casa, in giardino, in ufficio, in montagna. Sentite l’energia insita nel punto in cui siete, immaginate che entri in voi dal centro della terra alla pianta dei piedi. Sulla base di ciò che un luogo suscita in voi, decidete se è in risonanza con voi o meno.

Per sviluppare ulteriormente la vostra sensitività consapevole è utile sapere che vi sono tre livelli nel cervello:

Neocorteccia

Mesencefalo

Cervello rettiliano

La neocorteccia si compone dei due emisferi destro e sinistro. Il destro è deputato all’intuito e alla creatività. Il sinistro governa il pensiero analitico e il linguaggio.

Il mesencefalo è il livello della percezione sensoriale (visto, udito, tatto..)

Il più basso cervello rettiliano è orientato alla sopravvivenza e percepisce attraverso reazioni istintive di attrazione-repulsione e di lotta-o-fuga. Poiché i dati del corpo salgono lungo la spina dorsale, il cervello rettiliano è il primo punto in cui le informazioni arrivano a consapevolezza. Poi nel mesencefalo i sensi arricchiscono queste informazioni e le trasferiscono alla parte superiore del cervello, la neocorteccia dove prendono significato e forma verbale.
Per attivare una sensitività molto sottile, è utile chiudere gli occhi e scendere al di sotto del senso della vista, e rimanere fusi con il proprio corpo. Provate ad ascoltare i suoni, dentro e fuori di voi, vicini e lontani. Muovetevi al di sotto del suono verso la consapevolezza tattile. Sentite tattilmente cosa c’è dentro e fuori di voi saggiando la temperatura e le superfici. Potreste sentire differenze di temperature tra una parte e un’altra del corpo, o che un tessuto è ruvido. Con gli occhi ancora chiusi notate cosa cogliete con l’olfatto. Più siete in una condizione di calma, più noterete gli odori sottili. Sintonizzatevi su queste percezioni sottili e imparerete a raccogliere informazioni su voi stessi e su ciò che vi circonda, sulla sintonia o risonanza tra l’interno e l’esterno. Prima registrate un’impressione e la decifrate, più consapevolmente sensitivo diventerete.
E così lasciate che sia la vostra sensitività a guidarvi come una bussola. Il corpo non mente. Sperimentate. 

“Non siamo oggetti, siamo sconfinati e parti del tutto”

 Attraverso il vostro corpo e la vostra sensitività consapevole potete avere una guida per sentire ciò che è meglio per voi. Ciò in quanto non solo voi, ma anche ciò che vi circonda emana vibrazioni e imparando a coglierle ricevete informazioni non verbali il cui senso va decifrato. Ci si può allenare cominciando a prendere coscienza delle cose che notate, che saranno diverse da persona a persona. Infatti sarete certamente più attratti da ciò che ritenete importante e interessante. Per esempio, se in voi predominano paure e preoccupazioni, sarete in allerta rispetto a ciò che minaccia il vostro benessere, il vostro patrimonio, il vostro lavoro. Se invece avete preso l’impegno di crescere ed evolvervi la vostra attenzione andrà verso ciò che vi consente di raggiungere questo obiettivo, per esempio leggete una frase che vi conduce alla comprensione o alla risoluzione di una questione, o trovate un corso su un argomento che per voi è importante.

Poi potreste portare l’attenzione su cosa sta raccogliendo il vostro corpo durante la giornata in termini di sensazioni o su quali informazioni state basando le vostre scelte: perché avete imboccato una strada piuttosto che un’altra? Perché siete stati scortesi con una persona senza motivo?

Quando il corpo raccoglie informazioni non verbali dall’ambiente sotto forma di vibrazioni, queste si intensificheranno se non le riconoscerete consapevolmente e se non agirete sulla base di esse. Potrà capitare che a volte sarete poco sensitivi, per motivi che possono essere diversi, per esempio perché siete troppo spesso sulla parte sinistra del cervello o perché la vostra attenzione è fuori dal corpo. Ma se l’informazione è importante non smetterà di “premere” finché il messaggio non vi sia giunto. Facciamo un esempio per capirci. Vi sentite tesi sul lavoro e arrivati a casa siete di malumore. Potreste aver ignorato i segnali di preavviso che vi stavano dicendo che il sovraccarico di lavoro non vi faceva bene o che rimanere troppo a lungo in ambienti chiusi ed esposti alla luce artificiale è nocivo per la salute.  Dato che non avete raccolto subito il messaggio e non avete fatto nulla per alleviare i principi di sofferenza del vostro corpo, la pressione è andata aumentando esplodendo in un forte mal di testa o in un bruciore di stomaco. Se non date la dovuta attenzione ai primi flebili segnali di contrazione, l’informazione si fa più insistente e la sofferenza si fa sentire sempre più forte, affinché non possiate ignorarla. Così ciò che dapprima era solo tensione, si trasforma in dolore acuto, poi in dolore cronico, poi in malattia e poi in paralisi. La vostra anima vi vuole troppo bene per non mandarvi i segnali che vi occorrono, ma dovete stare in ascolto, usare la sensitività consapevole, che può risparmiarvi una gran quantità di dolore e preoccupazione.

La sensitività è stimolata dalla fiducia e dalle convalide. Per cui migliorerete le vostre doti di sensitività consapevole se deciderete di fidarvi delle sottili informazioni che arrivano per mezzo delle vibrazioni, di notare gli indizi che indicano che c’è un messaggio che aspetta di essere comunicato, di decifrare messaggi non verbali, di usare le informazioni per diventare persone migliori. Il tutto è rafforzato se userete un sistema di convalida, per raccogliere conferme. Ricordate sempre di ringraziare ad altra voce il vostro corpo quando vi dà un messaggio mediante la sensitività, anche con delle carezze, perché adora gli stimoli sensoriali.

E ora esercitatevi, sta a voi usare le vostre risorse. Siete altamente sensibili alla verità e alla falsità, alla sicurezza e al pericolo. Il vostro corpo reagisce con un si e con un no, vale a dire con sensazioni di espansione o di contrazione, di movimento o di blocco. Quando una scelta o un’azione sono sicure e adatte a voi, sentite l’energia espandersi. Potreste avvertire l’energia crescere, potreste diventare attivi, infervorarvi per un’idea, colmarvi di entusiasmo e di euforia. Questi sono i segnali “si” e si possono avvertire in diversi punti del corpo. C’è chi prova calore, chi sente l’energia in pancia, chi sente il sangue che affluisce in viso o si può sentire l’energia salire dalla colonna vertebrale provocando brividi e pelle d’oca. Quando invece una scelta o un’azione sono poco sicure, inadatte a voi, false, avvertite un segnale “no”. Potreste sentire ansia, l’energia che cala, si oscura. Potreste sentire freddo o sentire un tuffo alla bocca dello stomaco, una sensazione di peso, di repulsione, di blocco. Potreste impallidire, sentire dolore, mal di stomaco, nausea, dolore al collo, tensione al petto, mal di testa.

Quindi buon allenamento e buon ascolto.

(cit. P. Peirce)

Nessun commento:

Posta un commento