Cos’è la Visualizzazione
Creativa? Come dice la parola stessa serve per creare. Non si tratta di una
fuga dalla realtà, ma di potente risorsa
mentale che noi tutti possediamo e che possiamo utilizzare per i nostri
obiettivi. Per capire di cosa si tratta
proviamo a pensare a quando abbiamo paura di qualcosa, per esempio del
colloquio che dobbiamo avere con il superiore in ufficio. La paura ci fa “creare”
nella nostra mente scenari negativi, prefigurando un colloquio che andrà male,
e questo giocherà a nostro svantaggio. E
invece noi possiamo utilizzare questa potente tecnica a nostro vantaggio. Utilizziamo la visualizzazione creativa anche
ogni volta che consapevolmente torniamo a episodi e scenari del passato e li
percepiamo vividamente come se fossero reali.
Quindi
visualizzare significa rappresentare
mentalmente e in modo consapevole qualcosa che non è presente davanti a
noi.
Le Tecniche di Visualizzazione Creativa sono un
efficace strumento terapeutico per ridurre lo stress, l’ansia o superare paure, migliorare prestazioni mentali
e fisiche, generare cambiamenti desiderati, trovare soluzioni ai
problemi e raggiungere obiettivi importanti.
La Visualizzazione
consapevole è una tecnica potente perché consente di riprogrammare l’inconscio in maniera
positiva, migliorare lo stato di salute e benessere in tutte le
aree della propria vita.
Come può
la Visualizzazione Creativa consentire tutti questi meravigliosi risultati? Il
meccanismo su cui si basa è il seguente: il nostro cervello non è capace di
distinguere tra un evento reale ed uno immaginario, e ciò che crea ha
effetti sulla mente ma anche sul corpo. Per questo se la nostra immaginazione si
fossilizza su contenuti negativi (come quelli suscitati dalla paura, come detto
sopra) ci capita di sperimentare tensioni mentali e fisiche. Se, per esempio, immaginiamo una bella rosa
rossa, una zona del cervello si attiverà come se la rosa fosse lì davanti a
noi.
Le
tecniche immaginative, attraverso l’uso della suggestione guidata verso
creazioni positive agiscono sul tono muscolare e sul sistema
nervoso e possono generare reazioni fisiche di distensione mentale e
muscolare.
Conoscono
molto bene questa tecnica, e la usano metodicamente, i preparatori atletici che la applicano al fine di massimizzare le prestazioni
degli atleti, i quali vengono, per esempio, allenati a prefigurare lo scenario desiderato, cioè il raggiungimento del
traguardo sportivo. Ciò in quanto le visualizzazioni influenzano le azioni. Studi
scientifici hanno dimostrato che visualizzare una sequenza di azioni accende le
regioni del cervello che eseguono quelle azioni.
Ma
affinchè le visualizzazioni creative siano a nostro beneficio occorrono tecniche
da applicare e regole da seguire, per non incorrere in errori per cui potremmo
sortire effetti opposti a quelli desiderati.
Il gergo colloquiale
contempla infatti l’espressione “Farsi i film”, come sinonimo di creazione
mentale spontanea, in cui nel visualizzare creiamo scenari condizionati dalle
nostre esperienze (a cui non sempre reagiamo nel modo migliore per noi), dalle
nostre credenze, aspettative ecc. E questo condiziona, a sua volta, i nostri
pensieri, le nostre percezioni, le nostre scelte e infine le nostre azioni. Se, pertanto, il nostro “film” si basa su
credenze limitanti, esperienze che ci hanno traumatizzato, condizionamenti
familiari e culturali, questo “film mentale” finisce per giocare a nostro
sfavore.
Se per esempio ti credi incapace di fare qualcosa occuperai
la tua mente con il film di te che non sei capace. Riaffioreranno alla mente i
ricordi di tutte le volte in cui hai
fallito. L’insicurezza nelle tue capacità ti porterà a non agire in modo
efficace. In altre parole otterrai conferma di ciò che pensi.
I nostri pensieri non sono solo semplici reazioni agli eventi.
Essi cambiano il corso degli eventi.
M. Seligman
Le
tecniche di visualizzazione creativa possono, invece, rappresentare uno strumento
efficace per rimuovere paure, scardinare
credenze e condizionamenti limitanti cioè quelli che ci penalizzano, e
sostituirle con credenze per noi vantaggiose, ma occorre affidarsi a professionisti competenti in grado di insegnare
questa tecnica con un training specifico.