“Se il tuo cuore è
rotto, fai arte con i pezzi”
Shane Koiczan
Inizio questo articolo con l’aforisma
di Koiczan perché la situazione di emergenza epidemica da Covid 19 mi ha riportato con la mente al “kintsugi” l’arte
giapponese di abbracciare la bellezza delle cicatrici. Di cosa si tratta? È una
forma d’arte in cui un vaso rotto viene riparato con una resina cosparsa di
polvere d’oro. In questo modo il vaso diventa più bello e più prezioso rispetto
all’originale, trasformandosi in un’opera d’arte.
Vediamo di capire dove voglio
arrivare.
L’emergenza epidemiologica non è tale
solo a livello sanitario, ma anche a livello psicologico. Infatti rappresenta
una sfida del tutto nuova per molti, che rischia di intaccare l’equilibrio
interiore, specie se già labile. In molti casi l’emergenza sanitaria sta agendo
come evento scatenante di problematiche legate all’ansia, alla paura, allo stress.
La paura, spesso, non riguarda solo la
possibilità del contagio, ma anche quello che accadrà in futuro. Infatti nulla sarà più come prima. Le cicatrici
e le ferite emotive che
potrebbe lasciare in ognuno di noi questa emergenza rischiano di diventare
indelebili e motivo di preoccupazione. Molti, inoltre, devono fare i conti
anche con la paura della solitudine.
Come possiamo difenderci? Come
trasformare una sfida in una risorsa, il vaso rotto in opera d’arte? Questi
giorni possono essere un dramma o una grande opportunità.
Una cosa fondamentale è considerare
che tutto ciò che ci manca adesso
(fare una passaggiata, abbracciare chi amiamo, stringere la mano a persone
care, fare attività all’aperto) è gratis,
l’abbiamo sempre avuto ed è sempre stato ovvio, perché è stato sempre lì,
disponibile e gratuito. Molti credono
che siano fortunati quelli che oggi hanno un giardino. Ma tutti avevamo un
giardino, un parco in cui andare, la spiaggia, una pineta. Bastava uscire di
casa e andarci. Ma non ci andavamo mai e non consideravamo una priorità della nostra vita andarci.
Essersi risvegliati rispetto a questa consapevolezza
è un grande vantaggio. Ricorda: tutto ciò che avevamo e ci manca adesso era
gratis.. Davamo tutto per scontato. L’importante ora è capire che le cose
importanti nella vita non sono quelle che spesso la televisione, i media, la
cultura propongono come tali: vestiti firmati, l’auto performante, i beni di
lusso, l’orologio di marca. Le cose
importanti sono quelle che hanno a che fare con noi, con la nostra parte
intima, profonda, con le nostre relazioni sociali. Per questo il suggerimento è
di fare un elenco adesso, scrivi cosa ti
manca davvero oggi e il motivo per cui ti manca. Così quando torneremo
liberi di fare ciò che vogliamo, invece di ricominciare a fare quello che
facevamo prima, cioè tornare nella “ruota
del criceto” , e girare vorticosamente, potremo andare a fare le cose che
davvero ci mancano ora, ma con una nuova consapevolezza. Visto che non possiamo
viaggiare, facciamo un viaggio interiore
dentro di noi, proviamo a rivedere ognuno la propria vita, tornare a quei
momenti in cui avremmo potuto manifestare
un gesto di gentilezza, amore, accoglienza verso altre persone, e non
l’abbiamo fatto. Questo non serve a generare sensi di colpa, ma ad imparare o
ricordarci cosa fare. O può servire a prendere
il coraggio di telefonare, chiedere scusa. E vedrai che anche l’altra
persona farà altrettanto, e questo diventerà un momento importante nella tua
vita, e potrai insegnarlo ai tuoi figli,
che erediteranno il mondo che gli lascerai. E così gli consegnerai un mondo
migliore. Alla fine, quando questo “tempo sospeso” finirà, non sarai più la
stessa persona che ha iniziato questa quarantena. Per questo è importante “connettersi” sia a se stessi che agli altri.
Connettersi con se stessi per trovare le risposte e le soluzioni dentro di sé.
Connettersi con gli altri che sono importanti per noi.
Vediamo, per iniziare, 7 suggerimenti per affrontare questo
momento di emergenza:
1.
Evita la ricerca
compulsiva di informazioni
2.
Proteggi la tua salute e
quella degli altri
3.
Accogli le tue emozioni,
anche quelle spiacevoli
4.
Fai amicizia con le tue
paure
5.
Pensa che questa
situazione non sarà per sempre
6.
Resta in casa ma evita
di isolarti troppo
7.
Coltiva abitudini
potenzianti per dare valore al tuo tempo
1.
Ricerca di informazioni
- Questo periodo è caratterizzato dalla circolazione di una quantità eccessiva
di informazioni, talvolta non vagliate con accuratezza, che rendono difficile
orientarsi per la difficoltà di individuare fonti affidabili. C’è un
proliferare di “fake news” che confondono e stremano. Per questo cerca di limitare l’ascolto dei notiziari. Evita di lasciare la tv accesa
per ore durante il giorno, soprattutto durante i pasti, al mattino appena ti
svegli o prima di andare a dormire perché in quel momento sei più vulnerabile.
Rischieresti di ritrovarti a rimuginare su pensieri negativi e alimentare stati di ansia e paura legati al virus. Evita di cercare su google
ogni volta che senti parlare di un sintomo strano, o di
argomenti legati al virus. Questo è il
modo migliore per alimentare il panico. Seleziona le fonti con riferimenti scientifici e dedica all’informazione un tempo limitato
in orari da te stabiliti. Ad esempio solo 30 minuti al giorno o 10 minuti 2
volte al giorno solo per aggiornamenti importanti.
2.
Proteggi la tua salute e quella degli altri-Nel dubbio tra sovrastimare o trascurare il pericolo
scegli la seconda opzione così da seguire tutte le precauzioni
necessarie per proteggere la tua salute e quella degli altri. Mi
riferisco, ad esempio, alla distanza di sicurezza, al lavaggio delle mani,
all’uso di guanti e mascherine quando opportuno, alle misure igieniche in casa.
3.
Accogli le tue emozioni, anche quelle spiacevoli - Coltiva la consapevolezza che i momenti più di crisi
contengono delle opportunità di crescita interiore. Evita di
scacciare l’ansia, la tristezza, l’angoscia, l’inquietudine. Queste emozioni
spiacevoli, sono naturali in
questo momento di difficoltà. Soprattutto se tendi a preoccuparti per
la tua salute e per le persone a te care. Se contrasti le tue emozioni le renderai
più forti. Se le accogli saranno loro a rendere più forte te. Quando senti
emergere un’emozione fermati e ascolta cosa accade dentro e
attorno te. Le emozioni sono portatrici di un messaggio. E’il tuo corpo che parla.
4.
Fai amicizia con le tue paure –La paura è un’emozione vitale, necessaria per la nostra
sopravvivenza. Quando arriva questa emozione chiediti quale pensiero o fantasia la sta scatenando. Verifica se
il rischio che immagini è reale oppure se stai esasperando troppo i potenziali pericoli. Se il
rischio è reale o probabile, domandati cosa potresti fare per evitare
che si realizzi la tua peggiore paura.
5.
Pensa che questa situazione non sarà per sempre – Ti aiuterà a percepire meno il peso dei sacrifici che
tutti siamo chiamati a compiere. Pensa al lungo termine, a quando tornerai all’aria
aperta, a incontrare i tuoi amici, ai progetti a cui vorrai dedicarti, a
viaggiare.
6.
Resta in casa ma evita di isolarti troppo- Evita di chiuderti ma cerca di coltivare le tue relazioni. Anche se
lontani possiamo restare connessi. Ricopri di attenzioni e telefonate
amorevoli le persone che si trovano isolate in questo momento, come le persone
più anziane e più fragili. Valorizza la vicinanza delle persone che fanno parte
della tua famiglia trascorrendo del tempo di qualità con loro e condividendo le
vostre emozioni. Cercate di sostenervi a vicenda anche se siete lontani.
Organizzate insieme le cose che farete quando l’emergenza sarà finita. Le relazioni sane sono un toccasana per l’anima e per il sistema
immunitario: lo dice anche la scienza. Ma se non sei in
compagnia non trascurare i benefici inaspettati della
solitudine. A molti fa paura, per
alcuni invece la solitudine è una necessità. Stare soli non deve tradursi in
sentirsi soli. Ci si può sentire soli
anche in mezzo ad una folla, per via della distanza psicologica. Solo nella solitudine possiamo ascoltarci
veramente, trovare fonte di ispirazione, nuove idee, scoprire i nostri talenti,
la nostra strada, sentire il cuore e sviluppare l’intuito. Approfittiamo di questo periodo per dedicare
del tempo all’ascolto di sé, fare il silenzio mentale e ricevere messaggi dal
nostro corpo, che ascoltiamo sempre troppo poco.
7.
Coltiva abitudini potenzianti per dare
valore al tuo tempo – Curare l’alimentazione e mantenere orari regolari in una
situazione di emergenza o di stress può risultare
difficile. Il rischio è anche di soffrire di attacchi di fame nervosa. Trova il tuo ritmo, pianifica le tue
giornate in modo consapevole. Fai in modo che il cibo sia tuo alleato e non tuo nemico. Ripartire da abitudini potenzianti, che ti danno potere,
che ti fanno stare bene, ti darà molto più equilibrio emotivo, oltre a proteggere il tuo sistema immunitario. Dedicati
ad attività piacevoli e creative,
leggi, medita, allenati anche se sei
in casa. Occupati di te e del tuo benessere emotivo. Pensa ad un progetto importante che trascuravi da tempo o
approfitta per riprogrammare nuovi obiettivi per il futuro, su cui
puoi iniziare a incanalare le tue energie già da oggi.
Ci
sono tantissime meravigliose risorse dentro di te. Questo “tempo sospeso” può
aiutarti a farle emergere. Per questo occorre che tu sia “connesso con te
stesso”, che porti la tua attenzione dentro di te, nel silenzio dai pensieri,
in cui puoi ascoltare il cuore, il tuo sé profondo. Prova a parlare al tuo
cuore, e chiedigli di imparare ad ascoltarlo, perché lui già ti invia messaggi,
ma ancora non hai imparato a sentirli. E buona vita.
Il tempo non va
misurato in ore e minuti, ma in trasformazioni.
(Fabrizio Caramagna)
(Fabrizio Caramagna)
Cit. S. Lorusso; R. Dondoli
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