“Quando sei contento di essere
semplicemente te stesso e non fai confronti e non competi, tutti ti
rispetteranno.“
Lao
Tzu
A cosa pensi se ti chiedo cosa significhi per te amarti? Come
dimostri a te stesso di amarti? Con
quali pensieri, scelte, azioni?
Amarsi non è edonismo, vanità o egoismo, è accettarsi, accettarsi
come si è, pensare di meritare le proprie attenzioni, concedersi il permesso di
esprimersi liberamente e di avere delle gratificazioni. Per questo è possibile
che tu creda di amarti anche se non è così.
Fermati un minuto e immagina per un momento di rivolgere al tuo
migliore amico le medesime parole che abitualmente usi per riferirti a te
stesso: credi ne sarebbe contento?
La relazione con te è la base che definisce ed origina la
tipologia di qualsiasi altro rapporto.
L’amore è un sentimento caratterizzato da alte
vibrazioni (come abbiamo visto nell’articolo "La
nostra frequenza personale"). Vibra a delle frequenze molto alte e
per sintonizzarti su quelle frequenze e riuscire ad attrarre tutto l’amore che
meriti devi innalzare
le tue frequenze vibrazionali. Fuori e dentro di te.
Il primo passo è amare se stessi.
Ho sentito talvolta usare espressioni di questo tipo: ho comprato
questo vestito per me perché mi voglio bene e quindi ogni tanto mi faccio dei
regali. Amarsi non è far bella mostra di sé. Quello è l’Ego, indizio di una
bassa accettazione di sé.
La domanda da porsi è “quel vestito lo hai comprato e lo
indosserai per te o perché sai che quando lo indosserai compiacerai chi te lo
vedrà indosso? Cioè lo compri per te o per gli altri?”. Sei autentico o tendi a compiacere gli altri ed essere, quindi,
ciò che gli altri vogliono? E quando dico “altri” non intendo necessariamente
chiunque, ma qualcuno che è significativo per te (amici, partner, genitori,
colleghi, superiori, vicini di casa ecc.). Se abitassi in un’isola di poche
anime compreresti quel vestito che ti sei regalato? Andresti dal parrucchiere
una volta a settimana? Ti truccheresti? Compreresti quella cosa che va tanto di
moda o quell’auto che è uno status symbol? Sei autentico o parli, agisci e fai
delle scelte perché funzionali a compiacere qualcun’altro? Credi forse di
essere degno di apprezzamento solo se gli altri ti apprezzano? Pensaci ogni
volta che credi di fare qualcosa perché ti vuoi bene. Chiediti per chi lo fai
davvero. La cura dell’apparenza talvolta
nasconde l’insicurezza, il non sentirsi sicuri del proprio valore profondo.
Nel ritenere di farsi un regalo compiacendo gli altri è implicito
uno schema di pensiero. Che
significa? Uno schema di pensiero è una struttura nata da un insieme di
pensieri che, coltivati a lungo durante la nostra vita, si sono trasformati in schemi
costanti, che ci caratterizzano e condizionano le nostre scelte. Tali schemi
sono a loro volta le fondamenta delle convinzioni, tra cui quelle
cosiddette “limitanti”, che remano contro il nostro benessere. Nel caso in questione lo schema implicito
potrebbe essere “non devo mettermi nelle condizioni di non compiacere gli
altri” che probabilmente ha costruito la credenza “non merito nulla se non
compiaccio qualcuno di significativo per me”.
E così il tuo schema mentale condizionerà la tue scelte.
La ricerca dell’altrui compiacimento non è il solo indizio di un
amore di sé un po’ vacillante.
Ci sono anche altri comportamenti, tra cui i cinque che seguono.
Ti ci riconosci?
1.
Ti critichi continuamente – Le critiche creano chiusura,
protezione e difesa…esattamente l’opposto
dell’espansione, apertura e fioritura necessari all’amore di sé. Smetti di
puntare il dito verso te stesso, ed inizia piuttosto a porgerti il braccio ed
essere il tuo migliore amico. Chiediti: come e cosa posso fare di meglio
la prossima volta? Il tuo intento è la costruzione di solide basi al tuo
interno, e non una loro demolizione.
2. Cerchi di
voler essere perfetto – sei
un essere imperfetto, mutevole e in crescita. Accettati come sei in questo
momento. Commetterai degli errori, ti capiterà di inciampare e cadere, e
soprattutto comprenderai come l’unica virtù sia imparare ogni
giorno tanto dai tuoi pregi quanto e soprattutto dai tuoi limiti. Accettarti per
quello che sei indipendentemente dai tuoi vizi e virtù, è il primo esercizio d’amore che puoi
praticare nei tuoi riguardi. Amare, amare veramente, significa volere bene prescindendo
da alcuna condizione. L’amore è un’energia che tutto dona e nulla chiede. Frasi
come “ti voglio bene a patto/condizione che…” sono esempi di amore
“condizionato”, non è un dono d’amore ma una richiesta, forse quasi un ricatto.
Comincia da te e con te. Nel
momento in cui ti accetti incondizionatamente, liberandoti di qualsiasi
pressione ed aspettativa, ti aprirai alla vita vera (fatta di successi
come di sbagli).
3. Ti
paragoni agli altri – nessuno a questo mondo è paragonabile a te.
Siamo tutti unici e diversi, ciascuno con il proprio bagaglio di
esperienze, conoscenze, emozioni e pensieri, ciascuno con la propria
storia. Neanche i gemelli sono del tutto identici. Inoltre Osservare il
prossimo ha un effetto energetico, toglierà energia da te e dai tuoi
obiettivi, distraendoti dall’unica persona con cui ha senso entrare in
competizione: te stesso. Non hai bisogno di confrontarti con dei perfetti
sconosciuti, sarebbe inutile, pretestuoso e poco saggio. L’unica persona
rispetto cui è bene tu sia ogni giorno migliore, sei e sarai sempre solo
tu. Quanto più mostrerai di apprezzare il valore della tua unicità, tanto
più offrirai stimoli agli altri affinché facciano altrettanto nei tuoi
confronti.
4. Ti
identifichi con le tue capacità – Molte persone identificano se
stesse ed il proprio valore a partire dai personali meriti
e capacità. Vale a dire, se faccio un lavoro di prestigio sono una
persona di prestigio. O al contrario, se faccio un lavoro di poco conto, sono
una persona di poco conto. In realtà
chi sei è ben altra cosa rispetto ciò che fai; meritare un’insufficienza
in una prova, non significa essere insufficienti. Significa avere
delle abilità insufficienti in quel determinato compito, E NON essere
delle persone insufficienti. Sei molto di più di ciò che fai:
quello che fai esprime le tue capacità (contingenti e migliorabili).
Mentre ricorda che tu hai un’essenza umana e spirituale. Un
conto è ciò che sei, un conto ciò che fai. Evita di valutarti
attraverso le tue capacità: la tua natura è divina, per cui il tuo
valore è connaturato al semplice fatto che tu esista.
5.
Dici sempre di si –
smettila! impara a
dire NO evitando di cadere nella tentazione di compiacere gli
altri a tutti i costi. Il messaggio che più o meno consapevolmente stai
comunicando accondiscendendo sempre a tutto e tutti, è qualcosa del tipo:
“Io non valgo abbastanza, e ho bisogno della tua approvazione per sentirmi
finalmente considerato e amato.“ È questo quello che vuoi? Ricorda
che non hai bisogno del permesso di nessuno per sentirti bene
ed essere felice. Smetti di tradire la tua volontà, onora la tua
autenticità, e datti la possibilità di circondarti di persone che ti
apprezzino per quello che sei veramente.
La tua vita deve prima di tutto avere senso per te stesso ancor più che
per gli “altri”.
E tu? Quale comportamento tra quelli descritti scegli di abbandonare oggi stesso per iniziare finalmente ad amarti un po’ di più? Mi farebbe piacere leggere le tue risposte
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